Botti Vino Cantina Le Carezze

Tanta passione e tanto amore per la natura
hanno dato vita a questa rilassante oasi.
– Luigi Marangoni

LA CANTINA

La cantina è composta da quattro locali:

  • un locale climatizzato per le cisterne d’acciaio;
  • un locale per le botti in rovere e per l’appassimento dove è stato previsto un sistema di ventilazione e uno di deumidificazione, nel caso le condizioni climatiche ne rendano necessario l’intervento;
  • una tettoia incorporata dove si svolgono le operazioni di diraspatura, di pigiatura e di fermentazione;
  • una sala degustazioni luminosa ed accogliente, capace di ospitare anche comitive numerose. 

Abbiamo curato nei particolari la struttura.
Il tetto del locale cisterne in acciaio è stato realizzato con travature integrali di rovere ed il tamponamento con tavelline in cotto. Gli angoli esterni dei muri sono costruiti con mattoni faccia a vista, le pareti interne ed il pavimento sono rivestite in clinker.

Cantina Le Carezze Locali

La Sala degustazioni

Abbiamo avuto un occhio di riguardo per l’estetica della sala degustazioni, curando anche i minimi particolari: archi dei portoni, caminetto e fontana in pregiata pietra di Vicenza; lampadari in vetro di Murano; rivestimento dei muri in mattoni antichi e tetto in legno massiccio.
Cantina Le Carezze Sala Degustazioni

La nostra ultima sfida: le uve resistenti PIWI

PIWI è un acronimo che sta per Pilzwiderstandfahige, che in tedesco significa viti resistenti ai funghi. Università italiane, tedesche e francesi, centri di ricerca pubblici e privati, stanno lavorando da anni per la biosostenibilità nel settore vitivinicolo.
I vitigni PIWI hanno un’estrema resistenza alle malattie e consentono l’eliminazione quasi totale dei trattamenti chimici. 
Queste piante sono ottenute da numerosi cicli di impollinazione naturale incrociata tra diverse varietà, selezionate in base alla loro resistenza alle malattie: il risultato è una pianta che non necessita di alcun erbicida, pesticida, trattamento con zolfo o solfuro di rame; la vite può sviluppare il suo apparato radicale il più in profondità possibile, in grado di estrarre il massimo dei minerali e delle sostanze nutritive dal terreno.
Tanti produttori, sensibili alla salute dell’ambiente e dell’uomo, stanno sperimentando con successo la produzione di vini ricavati da uve PIWI.
I vini di nostra produzione hanno ottenuto riconoscimenti straordinari rilasciati, dopo degustazione alla cieca, dal famoso centro enologico di S. Michele all’Adige “EDMUND MACH”.

Cantina Le Carezze - Premio Vini Piwi

IL TERRITORIO

L’analisi chimica definisce il terreno argilloso, ricco di calcio, fosforo, magnesio e zinco, elementi utili per dare corpo, sapidità e mineralità al vino che ci si può produrre. Il nostro territorio presenta alcune controindicazioni per le viti, ma che con qualche attenzione, tanta passione e amore per l’ambiente, si possono superare. L’umidità è la minaccia principale perché favorisce l’attacco di parassiti fungini. Per ridurre al minimo questo pericolo abbiamo adottato una potatura a guyot e delle viti che producono grappoli spargoli, agevolando così l’asciugatura veloce degli acini dopo una pioggia, o alla mattina dopo la rugiada della notte. Abbiamo vitigni che producono grappoli con acini, la cui buccia coriacea, rende il grappolo stesso meno vulnerabile. È chiaro che in un ambiente come questo produrre biologico non è molto facile, ma ci siamo ripromessi di farlo, consapevoli che qualche annata andrà persa e che il lavoro ed il costo saranno sicuramente superiori a quelli prodotti con un sistema convenzionale. Abbiamo anche previsto una zona appassimento per produrre, oltre che passiti, anche vini per rafforzare e dare continuità al consumatore nei profumi e nei sapori.

LA MISSION

Un immenso lavoro è stato svolto in questi ultimi vent’anni con l’obiettivo di preparare un ambiente idoneo per un vigneto ed una cantina biologici. 
Le ultime 10.000 viti messe a dimora sono frutto di una selezione di piante resistenti alla Peronospera e allo Oidio con l’obiettivo di evitare anche l’uso di zolfo e rame.

Abbiamo messo a dimora cinquantamila piante di viti e trentamila piante boschive creando, con duro lavoro e dispendio economico non indifferente, un piccolo paradiso terrestre.

Confidiamo che i nostri sforzi e l’impegno profusi siano condivisi e apprezzati da chi degusterà i nostri prodotti, in ogni caso una camminata con i nostri cani bastardini tra i meravigliosi filari di piante boschive o di viti, apprezzando la loro salutare crescita in un ambiente vivacizzato da ogni tipo di animale, è impagabile…

Vendemmia uva vigneto

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